giovedì, novembre 19, 2009

Le lacrime salvano il mediocre di X-Factor

Seguo da sempre X-Factor. Come non potrei, vista la mia passione per la musica? Ma ieri mi sono proprio incazzato. Ho avuto l'ennesima conferma che le sceneggiate lacrimose permettono sempre di spuntarla. E' successo con il giovane Silver, uno dei partecipanti alla gara. Silver è incredibilmente sopravvissuto sin qui, vedendo uscire cantanti di gran lunga più bravi e talentuosi di lui. Lo hanno salvato la simpatia e le smorfiette che fa ad ogni esibizione. Oltre al fatto di avere Morgan come padrino. Di suo, non vale un gran che: voce modesta, interprete appena sufficiente. Ha stonato spesso e altrettanto spesso ha cantato fuori tempo. Un mediocre, insomma. Ma un mediocre che è arrivato alla semifinale. Nonostante tutto. Nonostante, specialmente, la performance orrenda di ieri sera sul pezzo "La donna cannone" di De Gregori: inizia fuori tempo, stona e, alla seconda strofa, dimentica le parole e tace. Un silenzio incredibile che interrompe solo all'inciso. Da buttar fuori, insindacabilmente. E invece no: ecco il pietismo. Tutti a consolarlo e lui che scoppia in lacrime. Ma cribbio, hai fatto schifo, no? Vattene! Giammai: l'Italia del televoto è già commossa e parte al salvataggio. Quindi Silver passa, nonostante un piccolo giallo che fa drizzare le antenne ai più maliziosi: Facchinetti annuncia che a salvarsi sono Marco (ovvio, vincerà), Giuliano e le Yavanna. Entra la notaia e, inspiegabilmente, rettifica: al ballottaggio va il trio femminile mentre Silver rimane. Conseguenza: nella sfida finale la spuntano le Yavanna e va fuori Paola, l'ingresso più recente del talent show. Paola, pur non facendomi impazzire, aveva delle carte migliori di questo Silver. Come anche i Luana Biz, Damiano, Chiara, Francesca, Sofia, insomma praticamente tutti.
Silver rimane ed è un inno al non-talento, mentre un dubbio alberga: è forse raccomandato? Mah!
Altra cosa che mi è piaciuta poco è stata la spocchia di Francesco Renga. Che fosse un po' cafone lo sapevo. Che però si mettesse sul piedistallo a dire che "cantare è altra cosa" perchè bisogna "dare emozioni" mi è sembrato eccessivo. Perchè, caro Renga, detto da te, uno che canta da dio con una tecnica sublime, ci può anche stare. Solo che proprio tu, con le tue magiche corde vocali, di emozioni non me ne hai mai trasmesse. Voce strepitosa e cuore zero. Sempre uguale. Una noia.

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