martedì, novembre 24, 2009

Mettetevi un limite

Io non so se il ministro Ronchi dica la verità quando afferma che l'acqua rimarrà pubblica, visto che poi parla di apertura ai privati nella gestione. So solo che la tiritera dell'abbattimento dei costi per i cittadini, cedendo quote ai privati, ed il conseguente miglioramento dei servizi ha stufato. Quando mai in Italia l'intervento dei privati ha migliorato le cose per gli utenti? Per me, questa storia dell'acqua potrebbe portarci a pagare un litro dal rubinetto quanto quella in bottiglia. E l'acqua è di tutti, maledizione.
Sulle dichiarazioni di Rotondi, invece, vorrei stendere un velo pietoso. Mi chiedo solo come si permetta di dire simili fesserie. Abolire la pausa pranzo? Con l'aggiunta di proporsi come esempio ("io la salto da anni")? Due sole considerazioni. La prima: con tutti i problemi che ci sono nel mondo del lavoro, con che coraggio uno perde tempo con queste cose? Paghiamo gente come Rotondi per concepire simili idee? La seconda: come osa un ministro e parlamentare strapagato (probabilmente per nulla) a paragonarsi ai lavoratori normali, a quelli che tirano la carriola e magari la cinghia per almeno 8 ore al giorno? Lui, che quel numero di ore le fa in una settimana?
Ok. Ci state prendendo per il culo. Ma almeno mettetevi un limite, altrimenti ce ne accorgiamo.

giovedì, novembre 19, 2009

Le lacrime salvano il mediocre di X-Factor

Seguo da sempre X-Factor. Come non potrei, vista la mia passione per la musica? Ma ieri mi sono proprio incazzato. Ho avuto l'ennesima conferma che le sceneggiate lacrimose permettono sempre di spuntarla. E' successo con il giovane Silver, uno dei partecipanti alla gara. Silver è incredibilmente sopravvissuto sin qui, vedendo uscire cantanti di gran lunga più bravi e talentuosi di lui. Lo hanno salvato la simpatia e le smorfiette che fa ad ogni esibizione. Oltre al fatto di avere Morgan come padrino. Di suo, non vale un gran che: voce modesta, interprete appena sufficiente. Ha stonato spesso e altrettanto spesso ha cantato fuori tempo. Un mediocre, insomma. Ma un mediocre che è arrivato alla semifinale. Nonostante tutto. Nonostante, specialmente, la performance orrenda di ieri sera sul pezzo "La donna cannone" di De Gregori: inizia fuori tempo, stona e, alla seconda strofa, dimentica le parole e tace. Un silenzio incredibile che interrompe solo all'inciso. Da buttar fuori, insindacabilmente. E invece no: ecco il pietismo. Tutti a consolarlo e lui che scoppia in lacrime. Ma cribbio, hai fatto schifo, no? Vattene! Giammai: l'Italia del televoto è già commossa e parte al salvataggio. Quindi Silver passa, nonostante un piccolo giallo che fa drizzare le antenne ai più maliziosi: Facchinetti annuncia che a salvarsi sono Marco (ovvio, vincerà), Giuliano e le Yavanna. Entra la notaia e, inspiegabilmente, rettifica: al ballottaggio va il trio femminile mentre Silver rimane. Conseguenza: nella sfida finale la spuntano le Yavanna e va fuori Paola, l'ingresso più recente del talent show. Paola, pur non facendomi impazzire, aveva delle carte migliori di questo Silver. Come anche i Luana Biz, Damiano, Chiara, Francesca, Sofia, insomma praticamente tutti.
Silver rimane ed è un inno al non-talento, mentre un dubbio alberga: è forse raccomandato? Mah!
Altra cosa che mi è piaciuta poco è stata la spocchia di Francesco Renga. Che fosse un po' cafone lo sapevo. Che però si mettesse sul piedistallo a dire che "cantare è altra cosa" perchè bisogna "dare emozioni" mi è sembrato eccessivo. Perchè, caro Renga, detto da te, uno che canta da dio con una tecnica sublime, ci può anche stare. Solo che proprio tu, con le tue magiche corde vocali, di emozioni non me ne hai mai trasmesse. Voce strepitosa e cuore zero. Sempre uguale. Una noia.

venerdì, novembre 13, 2009

Dimenticare, dimenticare, dimenticare

I tempi sono sempre più cupi. Se uno, per due volte, ruba una mela al mercato (magari per fame), diventa recidivo e si fa il processo normale. Se uno froda la gente per milioni di euro ma prima era incensurato (o pluri-prescritto), si fa il processo breve, frutto dell'accordo tra B. e il bravo Fini (ma non era cambiato, non era uno con dei princìpi, non era un garante delle regole?).
I tempi sono sempre più cupi: si mandano probabilmente al macero processi come l'Eternit, la Thyssen, Parmalat, Cirio, Santa Rita e via dicendo. Il tutto per salvare il Grande Statista, l'uomo sceso in campo per salvare il Paese e poi perseguitato dai giudici. Peccato che non fosse vero, che era un verginello. Ma poco importa, ci hanno convinto di si. Gli uomini che nel '92 dicevano "forza Tonino" e mettevano inviati davanti alla sedi del pool di Mani Pulite (ricordate Paolo Brosio che praticamente dormiva lì?) sono gli stessi che adesso quelle mani le affondano in questa melma nauseabonda. Il Feltri giustizialista è stato sostituito dal Feltri che i giudici li impalerebbe. Chi lanciava le monetine a Craxi, oggi le ha raccolte e, zitto, le ha messe in tasca.
I tempi sono sempre più cupi e a noi non resta nemmeno la forza di resistere, resistere, resistere. Vorremo solo dimenticare, dimenticare, dimenticare.

mercoledì, novembre 11, 2009

Rispondo

Mi chiedono: e di Marrazzo non scrivi nulla?
Rispondo: che posso dire? Almeno si è dimesso. Almeno ha confessato la verità. Facessero tutti così, invece di difendersi stravolgendo le regole democratiche!
Poi, se vogliamo, Marrazzo ha fatto una serie di cazzate non da poco e che sono imperdonabili. No, non c'entra andare con i trans. Quelli sono cazzi suoi, visto che non ne ha fatto eleggere nessuno in Regione Lazio. La cazzata è stata entrare in un giro di ricatti e chissà che altro.
Mi dicono: sei il solito sinistrorso.
Rispondo: nossignori. Non mi sento sinistrorso. Non dormo vicino all'effige di Lenin. Io sono uno che tiene alla democrazia, alla legalità e al rispetto delle regole. Visto che tutto questo, in questo Paese, conta gran poco, io mi sento in difficoltà. Quest'Italia odierna mi disgusta.

martedì, novembre 10, 2009

Il "breve processo" di Fini

e alla fine, Fini non si smarca dal Cavaliere. Purtroppo, anche stavolta si è trovato l'accordo. Niente prescrizione breve, ok. Ma si al ddl sul processo breve. Il che è praticamente peggio. Se non bisogna superare i 6 anni - complessivi per tutti i gradi di giudizio - significa che un sacco di dibattimenti salteranno. E, ovviamente, che Berlusconi si salverà ancora. Peccato che il processo sul caso Mills stia durando da tanto proprio perchè c'era il lodo Alfano. Prima ci dicevano che tanto la prescrizione era bloccata e poi il premier si sarebbe sottoposto al giudizio. Ora, quel tempo perso viene usato per dire che il processo è durato troppo e va in prescrizione. Usano strumentalmente il tempo concesso dal lodo Alfano per dire che è stato troppo. Al di là dei proclami, il Presidente della Camera non la spunta nemmeno stavolta. Su di lui sono sempre stato scettico. Poi, per un giorno almeno, mi ero illuso. E mi sbagliavo. Meglio tener sempre fede ai propri istinti.
P.S. - Sull'indefinibile editoriale di Minzolini al Tg1 ieri sera, ho solo una considerazione: l'immunità parlamentare fu istituita per difendere gli eletti durante l'esercizio delle loro funzioni e non dai reati comuni. Quindi, che c'entra in questo contesto? Porca miseria, ci dicono sempre che la magistratura impedisce ai politici di svolgere il loro lavoro. Nessuno che dica mai che, forse, tutto si risolverebbe avendo dei politici ONESTI.